E
piango
E come fuggevole canto
Di me Rimpianto è sire
Ma
poi.
Che
uomo è
colui che non fa di me la sua regina
Che
divisa
mi tiene all’ombra
e statica
e di me fa bianca
bambola di porcellana
e
che uomo è
se unico è il nostro pensiero
come solo l’amore può
ma lui da lontan lo serve
fragile
come un cristallo
che solo all’apparenza presta
se
per egli stesso uomo fosse
se per lui l’arte del vivere creasse
se per questo forse sussistesse
oh!
uomo fragile sì ma non vile
Che vile è un’offesa mai a lui data
e sol mi vergogno a pensare
Altrettanto
sola
mi vergogno a scendere
da questo letto di trine e ricami
Bianca bambola
già in mille pezzi
in milioni di inutili schegge
Fiore